I Paesi dove si parla inglese e perché

Scopri le ragioni dietro l'influenza globale dell'inglese nella nostra analisi sui paesi in cui si parla questa lingua e della sua attuale rilevanza.

Elena Livorni

Aggiornato il giorno

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Perché l’inglese si parla dappertutto? Hai voglia di esercitare il tuo inglese mentre viaggi, ma non sai dove andare? In questo articolo risponderemo a queste e ad altre domande spiegando inoltre il contesto storico della diffusione di questa lingua. 


PAESI DOVE SI PARLA INGLESE COME LINGUA UFFICIALE

Se sei alla ricerca di un luogo dove poter praticare l’inglese, la scelta è ampia! Ci sono almeno 58 paesi in cui la lingua inglese è lingua ufficiale, e altri 15 in cui si parla come seconda lingua. L’inglese è una delle lingue più parlate al mondo, insieme al cinese e lo spagnolo. Ci sono circa 400 milioni di persone che parlano inglese come lingua materna, e circa 1,5 miliardi che lo parlano in modo abituale e quotidiano. Perciò, se vuoi andare in vacanza e praticarlo, non bisogna necessariamente andare negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada o in Australia. 

  • Australia
  • Bahamas
  • Belize
  • Barbados
  • Botswana
  • Canada 
  • Cameroon
  • I Caraibi
  • Fiji
  • Gambia
  • Ghana
  • Guyana 
  • India
  • Inghilterra
  • Irlanda
  • Jamaica
  • Kenya
  • Liberia
  • Malawi
  • Malta
  • Marshall Islands
  • Mauritius
  • Micronesia
  • Namibia
  • Nigeria
  • Pakistan
  • Papua New Guinea
  • Filippine
  • Scozia
  • Singapore
  • Sud Africa
  • Uganda
  • Stati Uniti d’America
  • Zambia
  • Zimbabwe

PAESI DOVE SI PARLA INGLESE COME SECONDA LINGUA

Qui troverai una lista di paesi nei quali si parla inglese ma non come prima lingua ufficiale. Questo significa che in questi paesi inglese è semplicemente una delle lingue ufficiali ma non viene parlato molto nella vita quotidiana, mentre in altri (come nei Paesi Bassi e Scandinavi)  la maggior parte degli abitanti sono praticamente bilingue nonostante l’apprendimento non sia obbligatorio. 

  • Paesi Bassi
  • Danimarca
  • Norvegia
  • Svezia
  • Finlandia
  • Lussemburgo
  • Bahrain
  • Bangladesh 
  • Cyprus
  • Eritrea
  • Ethiopia
  • Israel
  • Jordan
  • Kuwait
  • Malaysia
  • Maldive
  • Qatar
  • Sri Lanka
  • United Arab Emirates

PERCHÉ SI PARLA INGLESE IN COSÌ TANTI PAESI


Il fatto che l’inglese sia o non sia una delle lingue ufficiali del paese, non significa che non si usi come lingua de facto negli ambiti dell’educazione e del lavoro. Molto spesso si parla dell’inglese come lingua franca della nostra epoca perché è la seconda lingua più insegnata nelle scuole, ed è quella utilizzata in tanti ambiti di lavoro. 

È difficile sapere un numero esatto di paesi in cui si parla maggiormente inglese, perché ci sono tanti paesi in cui è riconosciuto come lingua ufficiale, ma non è necessariamente la lingua parlata quotidianamente dagli abitanti. L’inglese è anche una delle lingue ufficiali dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite e molte altre organizzazioni internazionali. 

Ma da dove viene l’inglese? L’inglese è una lingua indoeuropea di origine germanica. Nasce nelle Isole Britanniche nel V secolo, e da lì continua a trasformarsi e mischiarsi. Ci sono quattro fasi importanti nello sviluppo della lingua inglese:

  • Old English (Inglese antico, ovvero la lingua del poema epico Beowulf)
  • Middle English (inglese medio, la lingua di The Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer, dopo la conquista normanna del 1066)
  • Modern English (inglese moderno, l’inglese di Shakespeare, intorno al 1500)
  • Contemporary English (inglese contemporaneo)


Uno dei primi grandi cambi per la lingua inglese avviene dopo la conquista normanna, quando le lingue anglosassoni cominciano a formare un ibrido con il normanno (francese). Ancora oggi percepiamo molto l’influenza francese nella lingua inglese, sia nelle strutture grammaticali che nel lessico. Questo ibrido si parlava inizialmente soprattutto nei strati sociali più alti (i conquistatori), e nei settori più poderosi della società (legge, governo, medicina) e, simile ad oggi, il “middle english” diventa la lingua di accordi, governo e di affari.

Parlando sempre di conquiste, l’enorme influenza della lingua inglese è soprattutto dovuta all’Impero Britannico, che, al suo apice, dominava più di un quarto della popolazione mondiale. Infatti, la maggior parte dei paesi in cui si parla inglese come lingua ufficiale al giorno d’oggi, erano storicamente colonie dell’Impero Britannico. Il detto “The sun never sets on the British Empire,” (il sole non tramonta mai sull’impero britannico) nacque proprio perché l’impero fu così vasto, che si espandeva vari continenti, e quindi, in qualche punto dell’impero era sempre giorno.

Dopo la seconda guerra mondiale, nonostante la decolonizzazione, la lingua inglese continua ad essere una delle lingue più diffuse proprio perché, quando si cominciano a formare comitati internazionali, l’inglese diventa la lingua comune (e ufficiale) della diplomazia,del settore scientifico e tecnologico, e di grandi affari. Non si può ignorare che storicamente la lingua inglese è stata spesso la lingua dei conquistatori, la lingua che opprime. Infatti, tanti dialetti, e addirittura le nuove lingue che si sono sviluppate durante il colonialismo europeo (non solo britannico), sono andate perse a causa della stigmatizzazione. Nel programma della "modernizzazione" di un paese, un passo importante è standardizzare la lingua. Ovviamente la standardizzazione totale è impossibile, pertanto si sono sviluppate tante pronunce e strutture diverse della lingua inglese. Oggi è importante essere consapevoli della storia della lingua inglese, per dare il dovuto rispetto e riconoscimento a tutte le varianti di questa lingua.

Il bello della diffusione della lingua inglese è proprio la sua varietà, e pertanto, la sua malleabilità. Ricordarsi di questo ti può aiutare soprattutto a scioglierti nell’apprendimento e buttarti nel parlato. Più che altro, la diffusione della lingua inglese può essere una spinta in più per praticarlo in quanto si può parlare in svariate occasioni e contesti culturali!

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