Altre brutte notizie per la famiglia reale britannica: dal 5 aprile è disponibile su Netflix il film con Gillian Anderson e Rufus Sewell che racconta uno degli episodi più torbidi della recente storia della monarchia. Stiamo parlando diScoop, Il film che rivive uno degli episodi più controversi della recente storia della monarchia britannica, ovvero l'intervista infame rilasciata dal principe Andrea alla BBC nel novembre 2019. In quell'occasione, il principe cercò di giustificare la sua amicizia con Jeffrey Epstein, il miliardario americano coinvolto in uno scandalo di sfruttamento sessuale minorile e accusato di aver gestito una rete di prostituzione. La vicenda ha sollevato ulteriori interrogativi sul coinvolgimento del principe Andrea come cliente in tale rete.

L'intervista in prime time (fascia oraria di massimo ascolto) fu un successo clamoroso per la BBC e un fiasco totale per il fratello dell'attuale re Carlo III; le sue spiegazioni non convinsero nessuno e pochi giorni dopo fu costretto a ritirarsi dalla vita pubblica.

Nel giro di un paio di mesi, sua madre, la Regina, lo privò di tutti i titoli militari e del patrocinio reale e, un pochi di anni dopo, un tribunale di New York lo accusò di aver aggredito sessualmente una ragazza minorenne in tre occasioni. Il Principe e il Duca di York hanno raggiunto un accordo di otto milioni di euro con la vittima, che potrebbe essere interpretato come una sorta di pubblica ammissione di colpa.

Scoop Película Entrevista Príncipe Andrés foto

BASATO SU FATTI "REALI"

Interpretato da Gillian Anderson nel ruolo di Emily Maitlis, la giornalista che condusse l'intervista, e da Sewell nel ruolo del Principe Andrea, il film è basato sul libro Behind the Scenes of the BBC's Most Shocking Interviews (Dietro le quinte delle interviste più scioccanti della BBC) di Sam McAlister, produttrice della BBC incaricata di realizzare le interviste per il programma Newsnight

La narrazione delle intricate trattative e della preparazione della famosa intervista è un esempio di regia giornalistica innovativa, con un ritmo narrativo coinvolgente e dialoghi ricchi di battute spiritose. Il linguaggio utilizzato mescola il gergo giornalistico con termini formali e colloquiali, creando un tessuto linguistico contemporaneo e coinvolgente.

Dopo aver visto il trailer di Scoop qui di seguito, non perderti il glossario con le dieci parole inglesi che imparerai gurdando il film: 

1. Scoop: nel campo del giornalismo, uno 'scoop' è un'esclusiva. Una notizia o un'informazione che un media ottiene prima degli altri e che gli dà un grande vantaggio sulla concorrenza. In origine, uno 'scoop' era un grande cucchiaio per servire il cibo, ad esempio il gelato. Il significato giornalistico è relativamente recente e deriva dall'uso del verbo 'to scoop', che può essere tradotto come 'scovare' o 'ottenere'.

2. Whippet: è una razza di cane con caratteristiche di caccia molto simili al levriero inglese (greyhound), ma di dimensioni più piccole. Sebbene un tempo il whippet era considerato il levriero dei poveri, nel corso degli anni è diventato una razza molto popolare. Il whippet in questione nella scena iniziale del trailer si chiama Moody e appartiene alla Maitlis, regista e conduttrice del programma, che solo pochi mesi prima dell'intervista era stata oggetto di una piccola polemica sui giornali britannici, quando le foto di lei che viaggiava su un treno con il suo animale domestico nel sedile accanto erano diventate virali. La sua risposta è stata che "The carriage wasn’t full and humans had dirtier feet on the upholstery”. 

Gillian Anderson en Scoop

3. Allegations: accuse. Questo termine è usato per le accuse fatte con o senza fondamento, ma che al momento non sono supportate da prove conclusive. In genere le 'allegations' vengono formulate dalla stampa o da una vittima, e sono quindi accuse non ancora formalizzate attraverso il sistema giudiziario penale.  Quando invece vengono formalizzate, si parla di  ‘accusations’ o di ‘charges’ (imputazioni) dalle quali l'imputato 'defendant' deve difendersi. In inglese, il participio passato 'alleged' del verbo 'to allege' è usato come aggettivo che può essere tradotto come 'presunto' o 'supposto'.

4. To chase:  inseguire, seguire. È un verbo che è quasi sinonimo di to 'pursue’, anche se ‘to chase’ ha una connotazione di urgenza e informalità che 'to pursue' non ha. Pertanto, è più comune usare 'to pursue' per esprimere qualcosa che fa riferimento a un'attivitá più piacevole e prolungata, come 'I am pursuing a career in acting', mentre diremmo “The Journalist is chasing the story” o “The cat chased the mouse”. 

5. To call up: chiamare, convocare. Il personaggio di Sam McAlister dice: 'My job is booking the people we can’t just call up'. Come si vede, il verbo 'to book’ in televisione si usa anche per fissare un'intervista  con una persona, e non solo per prenotare un tavolo al ristorante o una camera d'albergo. 'To call up' è un phrasal verb, quindi quando viene coniugato con un oggetto diretto, il verbo e la preposizione sono separati: 'We can't just call the Duke up'.

Scoop muestra la labor periodística del equipo de la BBC 2

6. Insider: persona con informazioni privilegiate. Un esempio della flessibilità dell'inglese, che crea un sostantivo da una preposizione. L'insider è all'interno di qualcosa, sia esso un'organizzazione o un gruppo di qualsiasi tipo, e quindi possiede informazioni di prima mano. In questo caso l'insider è Sam McAlister, che spiega tutto nel suo libro, un buon esempio del genere 'tell-all'.

7. To smuggle: introdurre di nascosto. In questo caso, 'to smuggle into' non è un phrasal verb, ma l'uso della preposizione di movimento indica semplicemente che il materiale contrabbandato - in questo caso, il team della BBC - si intrufola nel palazzo in modo che nessuno ne venga a conoscenza e che lo scoop venga smascherato. Se volessimo 'far passare qualcosa di contrabbando', diremmo 'to smuggle something out'.

8. Randy: arrapato. La rima con Andy, abbreviazione di Andrew, il nome inglese del Duca, è deliziosamente umiliante. In realtà, Randy è anche il diminutivo di nomi propri come Randall o Randolph.

La entrevista al príncipe Andrés fue un éxito para la BBC

9. To raid: assalto. Questo verbo si usa anche per svaligiare o saccheggiare un luogo senza un mandato. Quindi, ‘to raid’ è ciò che facevano i vichinghi mille anni fa. In effetti, il titolo del primo film della saga di Indiana Jones, uscito in Italia con il titolo I predatori dell'arca perduta, si chiamava originariamente Raiders of the Lost Ark, in riferimento ai saccheggiatori nazisti che cercavano di mettere le mani sull'Arca dell'Alleanza (the Ark of the Covenant), che, secondo la leggenda, contiene le due tavole di pietra dei Dieci Comandamenti.

10. Drawing room: sala. Solo l'aristocrazia aveva questo tipo di salotto, il cui nome non ha nulla a che fare con il verbo 'to draw'(disegnare), ma è un'abbreviazione di  'to withdraw' (ritirarsi), in quanto si trattava di stanze in cui le signore si ritiravano dopo cena per parlare dei loro affari e non disturbare i signori. In seguito, il 'drawing room' divenne la saletta in cui ricevere le visite.